Ideas Of Descartes
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Domenico idea
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Translenergici E Sýrmata Pupa: Una Vita Libera Ep.5 Empty Translenergici E Sýrmata Pupa: Una Vita Libera Ep.5

Mar Set 03, 2024 11:18 pm
Translenergici E Sýrmata Pupa: Una Vita Libera

Parte 5: Dei Sýrmata Pupa Oscuri Nei Paraggi

Nel tardo pomeriggio, Rayman e Globox stanno continuando il loro viaggio verso il villaggio degli energici quando si imbattono in una famiglia particolare. La madre, una donna dai vestiti lussuosi, indossa un fez ornato d'oro; il padre, un uomo elegante e raffinato, appare altrettanto distinto. Con loro c'è la figlia, una ragazzina esile di circa dodici anni, dai lunghi capelli neri, visibilmente sudata. La famiglia stringe i propri i bagagli mentre parla con un teen, chiedendogli, per coincidenza, di accompagnarli allo stesso villaggio verso cui sono diretti i due eroi. I due eroi si avvicinano e dichiarano di essere diretti anche loro nello stesso luogo. Il teen si presenta come Travel Teen e si offre di accompagnare il gruppo, spiegando che, essendo un buon numero, è disposto a farlo. Dopo aver chiesto chi volesse un viaggio di sola andata e chi invece desiderasse anche il ritorno, e ricevute le rispettive risposte (la famiglia sceglie la sola andata, mentre Rayman e Globox optano per andata e ritorno), Travel Teen fornisce il suo numero di telefono a Rayman, si fa pagare e invita tutti a salire sulla sua scialuppa volante, dando inizio al viaggio.

Durante il tragitto, la ragazzina inizia a respirare affannosamente. Rayman, notandolo, le chiede se si senta bene. Lei, per non destare preoccupazione, risponde di sì, ma sua madre, con una bacchetta, le colpisce la schiena, ordinandole di rimanere composta e di guardare dritto. Tuttavia, la ragazza comincia a sentirsi sempre peggio; il dolore allo stomaco si intensifica e un forte senso di nausea la sopraffà. La ragazzina avvisa il teen, che decide di atterrare in un bosco per evitare di sporcare la scialuppa. Una volta a terra, la ragazza si allontana dal gruppo e, colta da un malore, vomita un liquido nero simile a petrolio. Nel liquido si manifesta un mostro oscuro che la fissa minacciosamente, dicendole che deve consegnargli un'anima, altrimenti sarà la sua a essere presa. Spaventata, la ragazzina corre indietro dal gruppo, dichiarando che possono ripartire. Globox le chiede se si sente meglio e lei risponde di sì. Il gruppo riprende il viaggio, e la ragazzina sembra stare bene. Il gruppo riprende il viaggio, e la ragazzina sembra stare bene.

Arrivati al villaggio la sera, il gruppo scende dalla scialuppa e il teen va via. I due eroi chiedono a un abitante del villaggio dove si trovi Translenergic Teen, e l'abitante risponde che il suo compito è terminato e se n'è andato. Globox si lamenta con Rayman, dicendo che il viaggio è stato inutile. Rayman propone di tornare indietro, ma proprio mentre sta per chiamare al telefono Travel Teen, alcuni abitanti del villaggio lo fermano. Gli raccontano che il villaggio è di recente fondazione e già sono avvenuti vari crimini, chiedendo ai due eroi di fermarsi per qualche giorno. Rayman acconsente, dicendo che si fermeranno una settimana per monitorare la situazione, e che nel frattempo lui e Globox potranno esplorare il luogo. Gli abitanti del villaggio li ringraziano, e i due eroi chiedono dove possano trovare una sistemazione. Una donna li indirizza a Provolí Sui e li accompagna da lui.

Provolí li saluta, dicendosi sorpreso di vedere due eroi così illustri nel villaggio e chiedendo cosa sia successo questa volta. Rayman afferma che non è accaduto nulla di rilevante, ma che lui e Globox avrebbero bisogno di un'abitazione dove poter alloggiare per una settimana. Provolí si offre di costruire una capanna per 10.000 lumdollari, sorprendendo Globox che considera la cifra esorbitante per una semplice capanna. Rayman e Globox decidono di dividere la spesa, e Provolí li ringrazia, promettendo che la capanna sarà pronta in poche ore.

Nel frattempo, la famiglia giunta con gli eroi, avendo appreso dal telegiornale dei recenti eventi nel villaggio attraverso interviste ai Translenergic Teen, chiede informazioni sulle abitazioni delle persone decedute. Una cittadina del villaggio li assiste, indicando diverse capanne. Dopo averne scelta una, la famiglia vi si dirige ed entra. La capanna è a due piani, con diverse stanze su entrambi i livelli, alcune delle quali sono vuote. Ognuno sceglie una stanza e sistema i propri bagagli. La figlia fa notare ai genitori che, oltre alla stanza scelta da loro, non ci sono altre stanze con un letto, e lei non ne ha uno. Al padre famiglia viene l'idea di prendere un letto da una capanna abbandonata nelle vicinanze e dice alla figlia che, dato che il letto matrimoniale nella loro stanza è solo un materasso, e riflettendo sul fatto che gli abitanti del villaggio probabilmente potevano portare con sé dalla città solo questo tipo di letto, può prenderne uno da sola. Sottolinea inoltre che, qualora non riuscisse a trovare un materasso pieghevole da pavimento in nessuna delle case, potrà chiedere il suo aiuto per trovare una soluzione. Jane, la figlia, esplorando una capanna abbandonata, trova subito un materasso pieghevole che, dopo averlo ripiegato, porta nella sua stanza. Successivamente, Jane si reca all'ingresso della sua capanna, nel quale sono presenti i suoi genitori impegnati in una conversazione su quanto sarà bello vivere nel villaggio senza la costante ansia causata dalla presenza degli eroi e con la libertà di usare i poteri da Sýrmata Pupa. Jane, chiedendo il permesso di parlare, dopo averlo ottenuto, racconta loro della minaccia ricevuta dal mostro e domanda se possono insegnarle a controllare il proprio mostro interiore. La madre le risponde che, essendo minorenne, non potrebbe comunque gestire il mostro, anche se loro gli  insegnassero come fare. Jane allora chiede se possano prendere il controllo del suo mostro. La madre le replica che non può stare tutta la giornata concentrandosi anche sul suo mostro, affermando di non avere energie da sprecare per questo. Jane ribatte che, senza il loro aiuto, il mostro finirà per impossessarsi di lei. Il padre le suggerisce che deve imparare a risolvere i propri problemi da sola. La madre la rimprovera dicendo che è vergognoso farsi controllare dal mostro e che nessun Sýrmata Pupa Oscuro lo ha mai fatto. Inoltre, la definisce maleducata per non voler offrire delle vite al mostro, costringendolo a prendersi le vite da solo, e racconta che alla sua età lei ne dava molte più di quelle richieste al proprio mostro. Le spiega che dovrebbe imparare a obbedire, aspettando di compiere diciotto anni per poter poi comandare. La ragazza, sopraffatta dal dolore, corre piangendo nella sua stanza. La madre di Jane confida al marito che Jane, a suo parere, portando il mostro a prendere il controllo del suo corpo, quest'ultimo potrebbe comprendere meglio la sua energia rendendosi così capace di resistere al controllo quando avrà diciott'anni. Tuttavia, avverte che, se la figlia dovesse causarle problemi, non esiterà a metterla in riga. Il marito, condividendo la sua preoccupazione, dichiara che anche lui sarebbe pronto a punire Jane, qualora le sue azioni avessero conseguenze negative.

Nel frattempo Jane nella sua stanza tira fuori dalla tasca dei pantaloni i suoi piccoli amici topi, chiedendo loro se vogliono giocare con lei. Loro le chiedono perché stia piangendo e Jane risponde che ha avuto una piccola situazione spiacevole, ma nulla di grave, poi ripete la sua domanda. Loro acconsentono e decidono di costruire una piccola città con le scatole e le sfere che lei ha portato da casa. Durante la costruzione, Jane nota che Gracilimus, un topino magro con gli occhiali, ha posizionato la scatolina con la sfera di vetro e afferma che le piacerebbe se la mettesse più a destra. Gracilimus, per errore, la spinge invece a sinistra. Jane, un po' infastidita, gli ricorda che aveva chiesto di metterla più a destra. Gracilimus si risente e le risponde che è troppo controllante. Jane, sentendosi ferita, inizia a piangere, spiegando che voleva solo chiarire la sua richiesta e aggiungendo che persino i topi non le vogliono bene. Gracilimus replica che lei, anche in altre occasioni, ha fatto capire che le sue richieste erano ordini, mostrando di essere controllante. Jane nega di essere controllante e sottolinea che si è trattato di un unico episodio in cui, dopo essersi arrabbiata per la disobbedienza, aveva chiesto scusa, riconoscendo i propri errori. Gracilimus le dice che finché rimarrà a vivere con i suoi genitori, finirà per assomigliare sempre di più a loro. Jane risponde che parlerà con i suoi genitori e annuncerà la sua intenzione di andarsene, chiedendo a lui e agli altri topi di seguirla, perché si sente ansiosa. Gracilimus, tuttavia, le dice che, se vuole davvero distaccarsi dal carattere dei suoi genitori, deve affrontarli da sola. Sottolinea inoltre che né lui né gli altri gli faranno compagnia soltanto per alleviare la sua ansia, perché se lo facessero, lei non imparerebbe che non si può costringere gli altri a fare qualcosa solo perché si prova un'emozione negativa.

Jane smette di piangere, si ricompone e, con passo lento, si avvicina alla porta. Nel frattempo, i topolini, con movimenti furtivi, le risalgono lungo il corpo, nascondendosi di nuovo in una tasca dei suoi pantaloni. Jane cerca i genitori nella capanna e li trova nella loro stanza. Con determinazione, annuncia loro la sua intenzione di andare a vivere da sola. I genitori, però, la mettono subito in guardia: se decidesse di andarsene, rivelerebbero agli eroi l'esistenza del mostro che alberga dentro di lei e i crimini che ha commesso. Inoltre, le ricordano che, essendo ancora minorenne e sotto la loro tutela, è obbligata a rimanere con loro. Jane lascia la stanza con il cuore pesante, delusa per non essere riuscita nel suo intento. Dentro di sé pensa che non solo non può andarsene, ma che il mostro potrebbe all'improvviso prendere il sopravvento su di lei in modo definitivo. I topolini escono la testa fuori da una delle sue tasche e la topina più piccola, con un fiocchetto rosa, afferma che il mostro la sta manipolando, perché non farebbe mai ciò che le ha detto. Jane, dubbiosa, le chiede come possa esserne certa, e la topina risponde che il suo corpo è fondamentale per il mostro, poiché gli permette di nascondersi dagli eroi, impedendo loro di trovarlo e catturarlo per i suoi crimini. Improvvisamente, Jane comincia a sentirsi male, un senso di malessere la pervade mentre il sudore inizia a colarle lungo il viso, il mostro di energia oscura, posizionato come una macchia all'interno della sua energia viola scuro nel plesso solare, comincia ad espandersi, contaminando il resto della sua energia vitale. Questa forza oscura si diffonde rapidamente e, una volta contaminata tutta l'energia vitale di Jane, comincia a fuoriuscire dal suo corpo, sovrapponendosi ad esso e risucchiandolo completamente al proprio interno, fino a renderla parte dell'energia che lo compone. Uscito dalla capanna, il mostro si mette in cerca di una vittima e si imbatte in un Sýrmata Pupa. La creatura, terrorizzata alla sua vista, tenta di difendersi usando i suoi fili, ma il mostro li evita con un salto, creando a sua volta dei fili che usa contro il Sýrmata Pupa, prendendone il controllo totale e immobilizzandolo, per poi divorarlo.

Il giorno successivo, Mariana e i suoi amici scorgono Rayman e Globox nel villaggio e si avvicinano per dar loro il benvenuto. Mariana, colpita dalla presenza di un eroe tanto celebre come Rayman, dà il benvenuto con una certa timidezza. Rayman e Globox ringraziano il gruppo, ed Eleftero, curioso, chiede il motivo della loro visita e se ci sia qualche nuovo pericolo. Rayman spiega che lui e Globox hanno ricevuto una richiesta d'aiuto da Translenergic Teen per affrontare una minaccia, una gatacaputlacertae immortale, e che, dopo due giorni e mezzo di viaggio, sono giunti in una città. Lì, hanno incontrato Travel Teen, che li ha accompagnati al villaggio insieme ad una famiglia diretta nella loro stessa destinazione. Tuttavia, una volta giunti, hanno scoperto che il problema è già stato risolto, quindi hanno deciso di restare per una settimana soltanto per effettuare delle ricognizioni.

Nel frattempo, alcuni abitanti del villaggio, mossi dall'invidia, iniziano a discutere tra loro. Parlano di quando vivevano a Severpoli, dove lavoravano duramente per ottenere ben poco, mentre Rayman e Globox, a loro dire, vengono pagati migliaia di lumdollari al mese per salvare la Radura quando capita. Rayman, sentendo quei commenti, si volta verso di loro e, con tono fermo, afferma di lavorare anche lui in fabbrica. Imbarazzati, i villani cercano di giustificarsi dicendo che non si riferivano a lui, ma a Globox, insinuando che non avesse un vero lavoro. A quel punto, Globox interviene, ricordando loro che, prima di tornare ad essere un eroe, anche lui aveva affrontato lavori molto faticosi. Ma gli abitanti, sempre più infastiditi, insistono sul fatto che gli eroi dovrebbero svolgere solo lavori “veri” e guadagnare quanto loro. Globox cerca di spiegare che gli eroi proteggono la Radura durante le invasioni, mentre, in tempi di pace, collaborano con i teen cavalieri per mantenere la giustizia. Si lamenta che, stranamente, nessuno critica i teen cavalieri, che svolgono lo stesso compito, ma con l’aggiunta di un addestramento specifico nell’uso delle lance e seguendo gli ordini del re, attaccando o difendendo le zone designate durante le invasioni degli incubi. Inoltre, sottolinea come agli abitanti non dispiaccia essere salvati durante le invasioni. Tuttavia, le persone si allontanano senza prestargli attenzione. Rayman, cercando di consolarlo, gli dice di non dare retta a chi parla per invidia.

In quel momento, la nuova famiglia del villaggio si avvicina. La donna, rivolgendosi a Eleftero, chiede se sia lui il fondatore del villaggio. Eleftero conferma con un cenno e la donna, stringendogli la mano, si presenta come Cleopatra Tenebrae. Subito dopo, anche il marito si fa avanti, dicendo il suo nome, Orfeo Tenebrae. Cleopatra introduce poi la figlia, dicendo che si chiama Jane e spiegando che ha 14 anni e che, terminata l'estate, inizierà il primo anno di scuola superiore. Rayman si rivolge alla ragazza, commentando che oggi sembra in ottima forma, e Jane annuisce, con un sorriso confermando. Globox, incuriosito, chiede a Cleopatra dove la figlia frequenterà la scuola, dato che non ce ne sono nel villaggio. Cleopatra risponde che, dopo aver cercato su internet, hanno scelto una scuola nella vicina città di Severpoli, aderente al percorso che la ragazza voleva seguire nella loro vecchia città. Infine, Cleopatra chiede a Eleftero se sarà necessario recarsi in città per acquistare ciò di cui hanno bisogno o se esiste un supermercato che lei e la sua famiglia non hanno ancora notato nel villaggio. Eleftero informa che suo zio Provolí costruisce casse che permettono di raccogliere l'acqua dal fiume per lavarsi, oltre a produrre bottiglie di legno per raccogliere l'acqua da bere. Tuttavia, la avvisa che, per quanto riguarda il cibo, sarà necessario cacciare nella foresta. Cleopatra chiede di vedere il fiume, ed Eleftero, insieme ai suoi amici, la accompagna. Anche gli eroi, incuriositi, si uniscono al gruppo.

Arrivati al fiume, con un'espressione di disgusto, Cleopatra dichiara che preferisce l’acqua del supermercato, sostenuta dal marito. Introvertefila, dopo aver preso un po' d'acqua del fiume tra le mani e averla assaggiata, afferma che è buona e non così pessima. Jane, incuriosita, si avvicina al fiume e si china per bere, ma viene colta da un forte senso di nausea. Si allontana rapidamente dal gruppo e vomita un liquido nero, dal quale vede il mostro. Egli la avverte di non bere quell’acqua, poiché è sporca e infestata di batteri. Jane, incredula, ribatte di aver visto l’acqua limpida, sottolineando che vi nuotano anche i pesci. Il mostro la minaccia, avvertendola che, se berrà quell’acqua, egli si manifesterà mentre lei è di fronte a molte persone, divorandone diverse, rivelando così che dentro di lei si cela una creatura che si nutre di sogni. Poi, dichiara che le restituirà il corpo affinché possa provare l'emarginazione e l'odio, portandola così a soffrire profondamente. Sottolinea che apparirà nuovamente ogni volta che tenterà di spiegare che non è lei a controllarlo, impedendole così di far emergere la verità. Nel frattempo, alcuni membri del gruppo Doppia Z, nascosti dietro un albero e testimoni della conversazione, restano sbalorditi nello scoprire che un Sýrmata Pupa Oscuro si aggira nel villaggio. Decidono di informare gli altri per chiedere al capo se possono persuadere la ragazza ad unirsi a loro.

Da lontano, Rayman, che aveva notato Jane correre all'improvviso, preoccupato le chiede se stia bene e lei, con un cenno rassicurante, risponde di sì. Gli altri si avvicinano, e, vedendo una pozza di liquido nero, Rayman le domanda se sia stata lei a vomitarlo. Agitata, Jane mente, spiegando che, sebbene fosse sul punto di vomitare, per fortuna non è accaduto, e che il liquido nero era già lì. Misofova interviene, indignata, affermando che chiunque abbia lasciato quella disgustosa macchia è un maleducato per non aver ripulito. Mariana, più comprensiva, ipotizza che forse chi l'ha lasciata non l'abbia fatto apposta e si sia dimenticato di pulire. Eleftero concorda e afferma che tornerà alla capanna per cercare qualcosa con cui ripulire, ricevendo l'offerta di aiuto da tutti, tranne da Icey, che rimane in silenzio, e dalla famiglia Tenebrae. L'unica parola che proviene da quest'ultima è quella della madre famiglia, che dichiara semplicemente che lei e i suoi cari torneranno al villaggio, per potersi allontanare da quel fiume. Introvertefila, incuriosita, chiede alla donna il motivo del suo odio verso il fiume. La donna chiarisce di non odiare il fiume, ma confessa che, a differenza di altri corsi d'acqua, esso le provoca una strana sensazione.

Tornati al villaggio, mentre si avviano verso la capanna, si avvicina agli eroi Angelica Becchino. La ragazza, dai capelli a caschetto corto con una frangia, coetanea e vicina di capanna di Eleftero e degli altri, già conosciuta durante il caso dell'incendio, appare preoccupata. Dice agli eroi di non riuscire più a trovare un suo amico, il quale doveva farle visita quel giorno ma non si è presentato, e non è nemmeno nella sua capanna. Globox chiede se potrebbe essere andato via dal villaggio. Angelica, scossa dalla preoccupazione, risponde che non è possibile, poiché il suo amico amava restare nel villaggio e desiderava restarci per sempre. Gli eroi le promettono il loro aiuto nella ricerca e le chiedono di guidarli alla capanna del suo amico. Angelica acconsente e, chiedendogli di seguirla, si dirige verso la capanna. Eleftero e gli altri, decisi a non mancare, affermano di voler venire anche loro e la seguono.

Giunti alla capanna, Rayman osserva attentamente e nota che tutto è in ordine, senza segni di disordine o danni. Rivolgendosi ad Angelica, le dice che, se è accaduto qualcosa al suo amico, non è avvenuto all'interno della capanna. Gli eroi scrutano con attenzione la capanna e gli oggetti presenti: lo zaino, il letto, il cuscino. Nulla sembra avere nulla di strano all'interno o di sopra. Angelica, però, sottolinea che il fatto che lo zaino sia ancora lì è un chiaro segno che il suo amico non si è allontanato volontariamente. Rayman le domanda se ha qualche foto del suo amico e, dopo che Angelica gliene mostra alcune sullo smartphone, lui se ne fa inviare una. Deciso, le assicura che lui e Globox chiederanno in giro per provare a ritrovare il ragazzo e, insieme al suo amico, si allontana. Mariana cerca di consolare Angelica, rassicurandola che Rayman riuscirà a trovare il suo amico. Angelica, con voce speranzosa, risponde che lo spera. Infine, Eleftero invita i suoi amici a tornare alla loro capanna per cercare se hanno qualcosa per pulire il liquido nero vicino al fiume e i ragazzi, si allontanano incamminandosi verso la loro capanna.

Mentre, nel loro sotterraneo segreto, i due membri di Doppia Z, quelli che hanno scoperto che Jane è un Sýrmata Pupa Oscuro, riferiscono tutto al loro capo. Davanti a tutti gli altri membri, il capo dichiara che, grazie a Jane, potranno sfruttare il mostro per annientare i loro nemici e chiunque osi smascherarli, almeno fino all'invasione. Poi aggiunge che, essendo Jane solo una bambina, potrebbero far credere di volerla adottare. Tuttavia, i due Doppia Z fanno notare che Jane ha già dei genitori. Il capo chiede allora se uno di loro possa essere un Sýrmata Pupa Oscuro, ma i due ammettono di non saperlo. Il capo suggerisce di tentare di persuadere anche i genitori, nel caso tra loro si celasse uno di questi esseri, e poiché sono necessari per convincere Jane. Tuttavia, per non rischiare di esporsi tutti, il capo afferma che servirà qualcuno incaricato di avvicinare i genitori alla loro causa, ricordando che, se dovesse essere imprigionato, verrà liberato durante l'invasione della Radura o, se finirà gli anni di prigionia prima, potrà vendicarsi di chi lo ha imprigionato. I membri esultano e il capo chiede chi sia disposto a farsi avanti. Tutti si ritraggono, lasciando solo Attonitonus in prima fila. Il capo lo loda per aver accettato la missione, ma Attonitonus, confuso, si rende conto solo voltandosi di essere stato l’unico rimasto avanti.

In quel momento, Mariana e gli altri sono tornati al villaggio, avendo già raccolto il liquido nero trovato vicino al fiume con dei fazzoletti che hanno messo in un sacchetto. Eleftero osserva i fazzoletti, chiedendosi che tipo di liquido possa essere quello vicino al fiume, sottolineando di aver notato che è viscoso mentre lo raccoglieva. Misofova invece, afferma di interrogarsi provenienza di quel liquido e su come fosse giunto fino al fiume. Provolí, incuriosito, chiese di cosa stanno parlando, ed Eleftero gli racconta del ritrovamento del liquido nero e di come hanno provveduto a ripulire, aggiungendo che ora devono recarsi in città per disfarsi del sacchetto. Provolí dice che deve andare in città per fare delle compere e si offre di occuparsene. Eleftero gli consegna il sacchetto, ringraziandolo, e lo zio risponde che non c'è problema.

Provolí si allontana, mentre Introvertefila nota un nuovo arrivato al villaggio che sta spostando un vagone metallico e avvisa subito gli altri. I ragazzi si avvicinano al nuovo arrivato per dargli il benvenuto. Introvertefila, incuriosita, gli chiede cosa ci sia nel vagone, e l’uomo, aprendolo, spiega che si tratta di un gioco a premi, aggiungendo che non può esserci nulla di più adatto a un villaggio di Energici, di un gioco a premi di proprietà di un Energico. I ragazzi chiedono informazioni sui premi, e il bancarellista mostra loro un volantino, elencando i primi tre premi partendo dal terzo: una confezione di biscotti per chi riesce a colpire tre volte il pupazzo marrone, una piccola statua di vetro raffigurante un pesce raro per chi colpisce tre volte il pupazzo grigio, e un libro su creature rare per chi riesce a colpire tre volte il pupazzo giallo. Sibilla afferma che, se vincesse il primo premio, potrebbe regalarlo a suo nonno, mentre Filofilia trova l’idea ottima, aggiungendo che, se lo vincesse lei, insieme a sua sorella potrebbero regalare il libro al loro nonno. Mariana afferma che la statua di vetro raffigura un pesce della stessa specie di quello raro che si trova nel fiume. Introvertefila esprime il desiderio di vincere la confezione di biscotti. Il bancarellista, illustrando le regole del gioco, spiega che per vincere occorre colpire, con le palline che fornirà, il numero di pupazzi di un determinato colore indicato sul volantino, escludendo quelli neri. Attiva il gioco e Introvertefila osserva che i pupazzi associati ai tre premi mostrati sono in numero inferiore, evidenziando che i pupazzi marroni sono tre per ciclo, i grigi due, e i gialli solo uno. Inoltre, sottolinea come i pupazzi neri siano molti e che il nastro trasporta tutti i pupazzi a tale velocità da rendere difficile individuare quelli giusti da colpire. Il bancarellista minimizza, dicendo che il tentativo costa solo un lumdollaro. Eleftero chiede a cosa serva il conteggio sopra il nastro, e il bancarellista spiega che, una volta azzerato, indica l’inizio di un nuovo ciclo di pupazzi, specificando che l'informazione potrebbe rivelarsi utile. Eleftero paga un lumdollaro e riceve dieci palline, ma riesce a colpire solo un pupazzo blu, mentre tutti gli altri li colpisce neri, senza ottenere premi. Il bancarellista rimette in gioco i pupazzi colpiti, e Sibilla, Filofilia e Mariana, in quest'ordine, provano a loro volta. I quattro continuano a tentare varie volte, vincendo solo pochi premi indesiderati. L’unica eccezione è Filofilia, che riesce a conquistare la statua del pesce e, sapendo quanto Mariana la desiderava, gliela regala. Mariana dice a Filofilia che non dovrebbe darle la statuetta, poiché avendola vinta, è giusto che la tenga lei. Tuttavia, Filofilia le risponde che per lei la statua non ha lo stesso valore che ha per Mariana, e la incoraggia a non farsi scrupoli e ad accettarla. Mariana, prendendo la statuetta, ringrazia Filofilia, dicendo che l'oggetto le ricorda il pesce del fiume e le giornate in cui andava a pescare con suo padre. Nel frattempo, Icey dà un lumdollaro al bancarellista per poter giocare, e dopo aver ricevuto le palline, inizia a osservare attentamente il nastro e i pupazzi. Nota che a intervalli regolari compare un pupazzo giallo e riflette su quanto tempo prima dovrebbe lanciare per colpire con precisione. Dopo un primo tentativo fallito, lancia due secondi dopo e riesce a colpire il bersaglio. Con la stessa strategia, riesce a colpire tutti e cinque i pupazzi gialli, i tre pupazzi marroni necessari per vincere i biscotti, e sbaglia volutamente l'ultimo colpo.

A quel punto, Sibilla chiede a Icey se può darle il libro, offrendosi di pagarlo. Con la consueta freddezza, Icey le risponde che non ha alcun interesse per il libro e che glielo regala. Il bancarellista, a sua volta, consegna a Icey un pacco di biscotti e una mappa. Icey dà il pacco di biscotti a Introvertefila, che la ringrazia, e la mappa a Sibilla. Sibilla si avvicina al bancarellista, ricordandogli che è stato promesso un libro. L’uomo, le risponde che lo troverà seguendo la mappa, all'interno del villaggio. Poi le consegna una chiave, spiegando che sarà necessaria per aprire il libro. Sibilla osserva la mappa attentamente e, insieme ai suoi amici, inizia a seguirne il percorso. Arrivano nei pressi del bosco e trovano un quaderno incartato, incatenato con un lucchetto. Con la chiave, Sibilla apre il lucchetto e, togliendo la carta, scopre che il libro contiene illustrazioni per bambini raffiguranti mostri e ha il titolo "I mostri più spaventosi della Radura". Sfogliando le pagine, nota che anche il linguaggio è adatto ai bambini e, confusa, chiede se quello dovrebbe davvero essere il libro sulle creature rare. Poi specifica che non regalerà mai a suo nonno un libro così infantile. Introvertefila, incuriosita, osserva il libro, con entusiasmo legge la pagina aperta e commenta che sembra divertente, chiedendo a Icey se può regalarglielo. Icey, con serietà, le dice di prenderlo pure. Felice, Introvertefila ringrazia Icey, prende con gentilezza il libro dalle mani di Sibilla e inizia a leggerlo.

Improvvisamente, i ragazzi notano un uomo che si dirige tranquillamente verso il bosco. Eleftero lo chiama, ma l’uomo non risponde e continua a camminare. Senza indugio, i ragazzi iniziano a seguirlo, inoltrandosi nel bosco. Lì, vedono l'uomo avvicinarsi a una creatura massiccia, composta da luce nera. Ha due occhi rotondi che emanano una luce violacea e una bocca enorme che illumina della medesima luce. La sua luce oscura irradia l’ambiente circostante, rendendo difficilmente distinguibile ciò che colpisce, intensificando il buio. Il mostro si distingue dal buio emanato grazie alla particolare intensità della sua luce nera, la cui intensità è tale da conferirgli una tonalità di nero più profonda rispetto a ciò che è colpito dai raggi della sua luce. Il mostro si volta verso i ragazzi, mentre l’uomo si ferma di fronte a essa. Lentamente, il mostro avanza verso i ragazzi, portando con sé l’oscurità generata dalla sua luce nera che lo segue nei movimenti. Anney, Mariana e Introvertefila creano i fili e li scagliano contro il mostro che si lancia contro di loro e i loro amici. I ragazzi si spostano agilmente evitando il mostro mentre questi crea a sua volta dei fili per inseguirli. I Translenergici del gruppo utilizzano i loro poteri per rendere visibili i fili del mostro e cercano di prenderne il controllo. Tuttavia, prima che possano farlo, la creatura distrugge i suoi stessi fili. Rendendosi conto della superiorità numerica dei ragazzi, il mostro decide di ritirarsi. Utilizza il Sýrmata Pupa sotto il suo controllo, per fargli creare dei fili con cui distrae i ragazzi, e approfitta della confusione per fuggire.

Il mostro, ormai lontano dai ragazzi, riflette tra sé e sé. Credeva fosse una buona idea approfittare della presenza dell'uomo solo, così vicino al bosco, per attirarlo dentro e mangiarlo senza essere visto, nonostante fosse giorno. Ma la sfortuna ha voluto che quei ragazzi si intromettessero, rovinando tutto. Frustrato, il mostro fa riemergere Jane, ritornando a nascondersi nell'energia del plesso solare di quest'ultima. Il Sýrmata Pupa, ormai liberato dal controllo del mostro, si ritrova improvvisamente legato dai fili dei ragazzi. Sorpreso, chiede loro cosa stia accadendo. Eleftero gli spiega che, essendo stato sotto l'influenza del mostro, li aveva attaccati con i suoi fili, motivo per cui loro l'avevano immobilizzato. Il Sýrmata Pupa comprende la situazione e domanda se può essere slegato. Introvertefila interviene e distrugge i fili con cui lo imprigionava. Poi, tutti insieme tornano al villaggio.

Giunti al villaggio, Eleftero propone ai suoi amici di informare gli eroi riguardo al mostro. Tutti concordano e, dopo aver salutato l'uomo insieme a loro, decidono di unirsi a lui nella ricerca di Rayman e Globox. Iniziano a chiedere informazioni agli abitanti, finché finalmente li trovano.

I ragazzi corrono verso gli eroi, che sono in compagnia di Angelica, nel tentativo di trovare l'amico scomparso di quest'ultima. Con voce concitata, raccontano ciò che è accaduto nel bosco, descrivendo nel dettaglio il mostro e le sue peculiarità. Eleftero si rivolge ad Angelica, suggerendo che, se il suo amico è scomparso e c'è questo strano mostro che domina le persone per avvicinarle, probabilmente è stato proprio lui a farlo sparire. Angelica, sconvolta, afferma che è il secondo amico che perde, scoppiando in lacrime. Rayman le offre conforto con alcune pacche sulla schiena, mentre Globox le esprime il suo dispiacere. Rayman, deciso, rassicura Angelica dicendole che troveranno il mostro e lo manderanno nella Caverna dei Brutti Sogni. Nel frattempo, i pettegoli del villaggio non perdono l'occasione di commentare che finalmente Rayman e Globox si meterranno al lavoro, sottolineando che, di tanto in tanto, capita anche a loro di fare ciò per cui vengono pagati. Infastidito, Globox chiede loro di smetterla, ma i pettegoli rincarano la dose, accusando lui e Rayman di essere degli scansafatiche. Eleftero chiede a Rayman se lui e i suoi amici possono aiutarlo a trovare e sconfiggere il mostro. Rayman gli risponde con fermezza che è troppo pericoloso e che farebbero meglio a rifugiarsi in un posto sicuro. Misofova interviene, facendo notare che alcuni dei suoi amici sono Sýrmata Pupa, e che lei e altri del gruppo sono Translenergici, avendo tutti quanti i poteri necessari per difendersi. Rayman ribatte che lui e Globox si sono allenati per anni, e non basta avere dei poteri: bisogna saperli usare nel modo giusto. Aggiunge che se fossero stati sufficienti solo i poteri, gli incubi non sarebbero riusciti a invadere la Radura neanche una volta. Misofova, a bassa voce, li definisce degli sbruffoni, ma Rayman, senza dare peso alle sue parole, evidenzia l’importanza di avvisare i cittadini del villaggio del pericolo. Seguito da Globox e dai ragazzi, va al centro del villaggio e, alzando la voce, avvisa che c'è un mostro spaventoso con poteri da Sýrmata Pupa che si aggira nel villaggio, chiedendo a tutti di stare attenti. Alcune persone si lamentano, dicendo che nel villaggio ci sono sempre incubi che vogliono ucciderli, mentre uno di loro si affretta a chiamare il teen translenergico per avvisarlo. Rayman chiede a tutti di mantenere la calma, sottolineando che il panico favorirebbe il mostro, rendendo più difficile notare i suoi movimenti. Solo mantenendo la lucidità potranno difendersi. Promette che lui e Globox risolveranno la situazione, come hanno sempre fatto. Poi, aiutandosi l’un l’altro, lui e Globox salgono sul tetto di una capanna. Rayman, osservando la parte di villaggio visibile, dice a Globox che saltando tra i tetti potranno controllare grandi porzioni del villaggio e trovare il mostro. I due iniziano a saltare sui tetti, tenendo d’occhio ogni angolo. Mentre uno dei pettegoli di prima si lamenta, sostenendo che Eleftero e i suoi amici vogliano mettersi a fare lavori inutili, proprio come Rayman e Globox, puntualizzando con orgoglio che alla loro età lui sognava di andare a spaccare pietre in miniera. All’improvviso, un piccolo fermaglio rotondo, di un candido color perla, scivola ai piedi di Eleftero. Jane arriva di corsa per raccoglierlo. Non si ferma a pensare se sia igienico rimetterselo in testa, è troppo concentrata sul voler fare quella domanda, per scoprire cosa i ragazzi sanno. Il cuore le batte sempre più forte, le parole sul mostro che le girano in mente la fanno tremare, ma tenta di mascherare la sua ansia. Tuttavia, prima che riesca a sistemarsi il fermaglio tra i capelli, sente un colpo secco sulla mano. Sua madre l'ha colpita con una bacchettata, facendole cadere di nuovo il fermaglio. Con tono severo, la riprende subito, sottolineando che non dovrebbe rimettersi in testa qualcosa caduto a terra, per non sporcare i suoi capelli. Senza attendere una risposta, la madre prende il fermaglio e lo infila in tasca, promettendo che glielo restituirà pulito più tardi. Jane abbassa lo sguardo, sentendo il peso dell'umiliazione pubblica, ma non può fermarsi a rifletterci troppo. C'è una domanda che la tormenta da dentro: cosa hanno capito Eleftero e i suoi amici del mostro dopo il loro incontro? Deve saperlo. Nonostante il nodo alla gola, si costringe a parlare e chiede a Eleftero se ha sentito parlare del mostro che si aggira nel villaggio. Cerca di sembrare indifferente, ma dentro è un vortice di emozioni. L’ansia la divora. Eleftero annuisce, confermando di sapere del mostro. Spiega che è una creatura fatta di energia, capace di oscurare ciò che la circonda e che, per qualche motivo misterioso, attira i sogni a sé. Conclude dicendo che si tratta di un Sýrmata Pupa. Jane sente il cuore mancarle un battito. Come fanno a sapere che il mostro è dentro un Sýrmata Pupa? E sanno anche che tipo di Sýrmata Pupa lo contiene? Inizia a sudare, cercando di mantenere la calma nonostante il panico crescente. Con voce tremante chiede ad Eleftero, quasi balbettando, cosa intenda. Lui le spiega che il mostro è in grado di creare fili energetici e per questo è classificato come un Sýrmata Pupa. Notando il disagio di Jane, le chiede se stia bene. Lei avverte un senso di sollievo: non hanno capito la verità, non sanno cosa sta realmente succedendo. Afferma di stare bene, ringraziandolo e afferma di aver finalmente compreso, fingendo di non sapere nulla sul mostro se non le loro parole. Poi, domanda ad Eleftero se sia sicuro che il mostro fosse davvero cattivo, o se magari fosse comparso per caso, senza intenzioni malvagie. Eleftero risponde che lui e i suoi amici sono stati attaccati dal mostro.

Nel frattempo, i piccoli topolini che Jane ha nascosto nella tasca dei pantaloni iniziano a muoversi, stanchi di restare al buio. Sporgono le teste, felici di vedere finalmente la luce dopo essere stati quasi tutta la giornata nella tasca. Jane è uscita di casa nella sua tasca. Jane, spaventata che i suoi genitori possano vedere i suoi amici, ordina loro di rientrare, ma Gracilimus protesta. Dice che non possono restare per sempre al buio, specificando che anche loro hanno bisogno di un po' di luce. Eleftero, confuso, chiede chi siano quei topi. Gracilimus, precisa che non sono semplici topi, ma topi parlanti, e quindi dei sogni. Non creature da usare per uno spiedino. Eleftero si scusa, e Jane presenta i suoi amici, indicando i topolini genitori: Gracilimus e Matermus, insieme ai loro quattro figli, Lanulamus, la topina col fiocchetto, e i tre maschi, Educamus, Obsequiumus e Benignumus. Cleopatra, vedendo le testoline dei topini sbucare dalla tasca dei pantaloni di Jane, la rimprovera subito, chiedendole cosa ci facciano quei topi disgustosi nella sua tasca e perché li abbia portati nonostante le avesse detto di lasciarli nella vecchia abitazione. Le intima di farli uscire dai pantaloni e mandarli via. Ma Jane prendendoli dice di no e abbracciandoli sottolinea che sono suoi amici. Jane, stringendo i topolini tra le mani, rifiuta con decisione e li abbraccia, ribadendo che sono suoi amici. A quel punto, interviene anche Orfeo, minacciando Jane: se non lascia andare via i topi, sarà punita una volta a casa. I topolini vedendo Jane in difficoltà, decidono di scendere e si allontanano. Vedendoli andare via, Jane si rattrista e inizia a piangere. Cleopatra la rimprovera, ricordandole che ha dodici anni e non dovrebbe piangere per simili sciocchezze. Jane, ferita dalle parole della madre, si arrabbia e protesta, dicendo che i topolini erano i suoi amici e che senza di loro non ha intenzione di tornare a casa. Cleopatra le risponde che tornerà a casa, che lo voglia o no. Al rifiuto disperato di Jane, Cleopatra reagisce con uno schiaffo e la prende per il braccio, trascinandola verso casa. Tornati a casa, Jane grida che non è giusto, che i topi erano i suoi amici. Cleopatra, esasperata, le ribadisce che quei roditori avevano già infestato la vecchia casa e che non intende avere di nuovo topi nella nuova abitazione. Jane insiste che non avevano infestato nulla e che era stata lei a dire loro di restare. Cleopatra rimprovera la figlia, chiedendole come abbia osato dire ai topi di rimanere in casa senza il permesso suo e del padre, che sono i veri proprietari. Le ricorda che è solo un'ospite e che non può prendere decisioni sulle abitazioni senza il loro consenso. Jane, nervosa, risponde che se i topi non possono restare, se ne andrà anche lei, aggiungendo che non le importa se i genitori riveleranno il suo segreto. Cleopatra, fredda, le ribadisce che è obbligata a rimanere con loro fino ai diciotto anni e che non può andarsene. Poi le ordina di andare nella sua stanza. Jane, sempre più agitata, replica che ci andrà solo quando i suoi amici saranno tornati. Orfeo, con voce minacciosa, le intima di obbedire alla madre prima che sia lui a punirla. A quel punto, Jane corre via piangendo e si rifugia nella sua stanza, gettandosi sul letto. All’improvviso, una voce le chiede perché stia piangendo. Sollevando lo sguardo, Jane vede i suoi amici topolini nella stanza. Felice, si avvicina per abbracciarli, mentre loro si arrampicano sulle sue braccia. Esprime la sua gioia per il loro ritorno, e Gracilimus, rassicurante, le dice che non la lascerebbero mai sola con i suoi genitori, aggiungendo che, al massimo, rischieranno qualche colpo di scopa se verranno scoperti. Ma subito dopo il sorriso di Jane si spegne, e una sensazione di rabbia e delusione inizia a emergere dal profondo. I suoi occhi si posano su Gracilimus, che la guarda non caprendendo il suo cambiamento d'umore. Jane con la voce tremante di rabbia accusa i topolini di avere la colpa del litigio con i suoi genitori. Afferma di avergli detto di restare nascosti lamentando che loro hanno fatto di testa loro uscendo la testolina dalla sua tasca. Il tono di Jane si alza mentre continua a sfogare tutto il dolore, accusandoli e affermando che se loro fossero rimasti dentro tutt ciò che è accaduto non sarebbe successo. Gracilimus la fissa per un attimo, i suoi occhi piccoli ma fermi. Non si muove, non si lascia sopraffare dalle accuse. Con calma, le dice che non ha il diritto di controllarli, che anche loro hanno i propri bisogni e che gli imprevisti capitano. Aggiunge che, se Jane continua a comportarsi in questo modo, loro se ne andranno, ma solo finché lei non avrà ritrovato la calma. Le sue parole sono assertive, ma non dure, e sembrano penetrare il muro di rabbia di Jane.

Jane lo guarda, il cuore in tumulto e il respiro affannoso, mentre il nodo alla gola le rende difficile parlare. Le mani tremano visibilmente, e l’emozione opposta di desiderare la loro presenza e di voler sfogare su di loro tutta la sua rabbia la confonde e la sopraffà. Vorrebbe giustificarsi, ma ogni tentativo sembra vano di fronte alla verità delle parole di Gracilimus.

Le lacrime iniziano a scendere lungo le sue guance mentre sussurra, con voce rotta, che non vuole che se ne vadano. I topolini iniziano a scivolarle delicatamente dalle mani. Gracilimus, con compassione dice che non se ne andranno e si dirige nella sua tasca seguito dagli altri topolini. Questi, decisi, si preparano a rientrare nel loro rifugio provvisorio, pronti a restare al fianco di Jane nonostante le difficoltà.

Nel frattempo, Mariana e i suoi amici insieme al Gran Maestro stanno mangiando della frutta, mentre Introvertefila si diverte a leggere il libro per bambini sui mostri. Leggendo il libro trova un mostro simile a quello incontrato nel bosco, e avvisando gli altri gli legge ciò che il libro dice sul mostro" Il mostro in cui si trasformano i Sýrmata Pupa Oscuri è un mostro possente e terrificante con la bocca che può arrivare a divorare una persona intera, nella storia alcuni Sýrmata Pupa Oscuri hanno usato la loro trasformazione per tentare di invadere la Radura o per fare del male ad altri sogni. Pertanto, bambini, se mai doveste incontrare questo mostro, correte dai vostri genitori." Dopo aver letto, osserva l'illustrazione nella pagina e, constata che nell'illustrazione il mostro è meno spaventoso di come è nella realtà. Sibilla, con un sorriso, commenta che il libro è per bambini, ma Introvertefila interviene, esprimendo dubbi: secondo lei, il tema dei mostri non è adatto a un pubblico così giovane. Sibilla le risponde con una nota di ironia, dicendo che infatti il libro era il primo premio di una bancarella affermando di sospettare che, prevedendo che nessuno lo avrebbe acquistato, ne abbiano stampato poche copie per renderlo un oggetto raro e ambito. Se così non fosse, aggiunge Sibilla, l'uomo della bancarella avrebbe scelto come premio più difficile qualcosa di meno importante della statuetta di vetro col pesce, o persino degli altri premi esposti. Il Gran Maestro, riflettendo, dichiara di aver già sentito parlare dei Sýrmata Pupa Oscuri in uno dei suoi libri e promette di fare delle ricerche non appena avrà terminato il pasto. Sibilla, animata da curiosità, gli chiede se può unirsi a lui, desiderosa di approfondire le informazioni sul mostro. Eleftero, propone che vadano tutti insieme, in modo da accelerare le ricerche e ottenere risposte più rapidamente.

Terminato il pasto, si dirigono verso la capanna del Gran Maestro. All'interno, il Gran Maestro e i ragazzi iniziano a sfogliare e prelevare i libri dalle librerie, cercando quelli che trattano dei Sýrmata Pupa e degli Energici in generale. Sfogliano i libri con attenzione, cercando riferimenti aggiornati sui Sýrmata Pupa oscuri, ma ben presto si rendono conto che questi testi sembrano evadere il mistero. Le informazioni sono dettagliate sui Sýrmata Pupa, offrendo una panoramica delle loro origini e delle loro caratteristiche, ma non c'è traccia dei Sýrmata Pupa Oscuri. Ogni libro che esaminano è una speranza che svanisce rapidamente: le note e le annotazioni aggiunte dagli studiosi recenti sono esaustive ma limitate, e ogni tentativo di trovare una connessione con i Sýrmata Pupa Oscuri sembra cadere nel vuoto. Anche le sezioni che trattano di studi avanzati e teorie contemporanee non fanno menzione di tali entità misteriose.

La ricerca tra i testi più recenti si rivela quindi infruttuosa. I libri, sebbene ben curati e dettagliati, non offrono l'indizio sperato. Ma il Gran Maestro infonde coraggio ai ragazzi, rassicurandoli che, sebbene più antichi, vi sono ancora altri testi a loro disposizione. Li conduce allora in una stanza adiacente, una libreria che sembra custodire segreti di un'epoca passata, tornando tutti quanti alla loro ricerca. I tomi hanno rilegature in tessuto spesso e dorature sbiadite. Questi libri, pur avendo qualche segno del tempo, conservano una robustezza che permette una consultazione agevole. Il profumo di carta e colla, tipico di testi ben conservati ma non nuovi, riempie l'aria mentre sfogliano le pagine. Le mani di Mariana e dei suoi amici, calde e tremanti dall'attesa, maneggiano i libri con attenzione. Le pagine, sebbene non fragili, hanno un tono leggermente ingiallito che parla di anni di storia. Anche in quei testi, le ricerche si rivelano infruttuose. Su consiglio del Gran Maestro, iniziano a scrutare più attentamente, soffermandosi sulle annotazioni marginali e sui segni lasciati da precedenti lettori, nella speranza che questi abbiano celato indizi su particolari Sýrmata Pupa come quelli oscuri, che ora sarebbero indispensabili. L'attesa e la speranza si mescolano con un crescente senso di impotenza. Ogni volume esaminato, pur avendo una storia propria, sembra non contenere ciò che cercano.

Le ore passano lente, scandite dal frusciare delle pagine e dal lieve eco dei passi sul pavimento di legno. La luce del giorno sfuma mentre il sole cala, ma nessuno interrompe la ricerca. Con gli occhi appesantiti dalla fatica, i ragazzi e il Gran Maestro continuano a perlustrare la libreria alla ricerca di altri volumi sui Sýrmata Pupa e sugli Energici, ma senza successo. Per due lunghe hanno controllato testi di ogni genere, giungendo alle nove di sera avendo ormai passato in rassegna tutti i volumi su quegli argomenti, senza trovare ciò che cercano. I ragazzi si preparano a riporre i volumi al loro posto, ma il Gran Maestro li ferma chiedendo di lasciarli sul tavolo. I ragazzi obbediscono e lasciano i libri. Eleftero riflettendo suggerisce che forse, anche se i Sýrmata Pupa Oscuri non sono menzionati nei titoli, potrebbero trovarsi nascosti in altri capitoli. Ma il Gran Maestro scuote il capo, convinto che una categoria così rilevante avrebbe necessariamente un capitolo dedicato. Eleftero, rassegnato, annuncia che farà una passeggiata prima di andare a dormire. Gli altri concordano e, insieme, salutano il Gran Maestro prima di allontanarsi.

Nel frattempo, Attonitonus, scortato da due alleati Doppia Z, si avvicina alla capanna della famiglia Tenebrae. I suoi compagni lo incitano, assicurandogli che l'intero gruppo Doppia Z conta su di lui, e poi si celano dietro una capanna vicina. Attonitonus bussa alla porta e, ottenuto il permesso di entrare, varca la soglia. All'interno, saluta i padroni di casa e richiede di parlare con tutti, compresa la loro figlia. Cleopatra chiama Jane, che scende le scale e, su comando della madre, saluta l'ospite, anche se con voce sommessa. Con fervente entusiasmo, Attonitonus espone il suo piano: utilizzare il mostro di Jane per invadere la Radura, permettendo a tutti i Sýrmata Pupa di poter essere liberi di usare e sviluppare i propri poteri. Sottolinea che la presenza di un Sýrmata Pupa Oscuro attirerà molti alla loro causa. Cleopatra usando le dita di una delle sue mani crea dei fili energetici, di colore viola scuro, tipico dei Sýrmata Pupa Oscuri. Riempiendo i fili di energia li usa per aprire e tenere aperta la porta della capanna. Con l'altra mano, crea ulteriori fili, li carica di energia e li usa per colpire Attonitonus lanciandolo fuori dalla capanna e poi chiudendo la porta, distruggendo i propri fili. I due compagni Doppia Z, che avevano accompagnato Attonitonus, lo raggiungono e gli chiedono come sia andata, e lui, a terra, con un'espressione sconfortata, risponde che la famiglia Tenebrae non sembra affatto entusiasta dell'idea. All'interno della capanna, Cleopatra si lamenta del fatto che hanno già abbastanza problemi, e l'ultima cosa di cui hanno bisogno è un'invasione. Orfeo le dà ragione, commentando che l'uomo che si era presentato non era altro che un idiota. Jane, del tutto disinteressata alla situazione, sale di nuovo le scale per tornare in camera e mettersi a letto.
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Translenergici E Sýrmata Pupa: Una Vita Libera Ep.5 Empty Re: Translenergici E Sýrmata Pupa: Una Vita Libera Ep.5

Mer Set 18, 2024 11:37 pm
La mattina seguente, dopo che gli abitanti del villaggio hanno completato la consueta pulizia, fa il suo ingresso Translenergic Teen con un'aria solenne. Indossa abiti regali e una parrucca elaborata in stile nobiliare francese. Dalla scialuppa volante, scende in compagnia di altri teens, disponendosi al centro del villaggio, mentre gli altri si allineano ai suoi lati. Uno di loro, posto alla sua sinistra e leggermente più avanti rispetto agli altri, apre una pergamena e, con voce chiara, proclama: "È giunto Translenergic Teen Primo di Teensland." A quel segnale, i teens ai lati levarono al cielo il suono delle trombe. Translenergic Teen comincia a camminare con sicurezza, ma un forte vento gli strappa improvvisamente la parrucca. Senza scomporsi troppo, si ferma e, con tono serio, afferma tra sé di aver speso una notevole somma di lumdollari per quell'accessorio, che doveva servire a dare enfasi alla sua entrata scenica. Con nonchalance, consegna le sue vesti regali a due assistenti, rivelando un cappotto marrone che indossava sotto di esse. Dopo essersi messo in posa e aver sfoderato un sorriso forzato per i fotografi, Translenergic Teen viene immortalato dai flash delle macchine fotografiche.

Una volta terminato il momento, si avvicina ad alcune persone, chiedendo cosa stesse succedendo e spiegando di essere stato convocato per un'urgenza non meglio specificata. Un cittadino, visibilmente scosso, gli racconta del mostro che minaccia il villaggio, arricchendo la narrazione con dettagli esagerati. Rayman e Globox si avvicinano per salutarlo, e lui, ricambiando, chiede cosa li abbia portati lì. Loro rispondono che è stato lui a convocarli. Dopo un attimo di riflessione, egli ricorda e aggiunge che il problema è ormai stato risolto. A quel punto arrivano anche Mariana e gli altri, e lui li accoglie con calore, definendoli vecchi amici con cui ha affrontato numerosi incubi. Ma poi, con serietà, precisa che li avrebbe chiamati "colleghi" se non avesse nutrito dubbi su di loro. Poco dopo, il Gran Maestro si avvicina ai ragazzi, annunciando di aver trovato il libro sui Sýrmata Pupa Oscuri. Incuriosito, Rayman chiede cosa siano. Misofova, con tono sicuro, afferma che pensava che loro, con i loro duri anni di allenamento, avessero già compreso che il mostro con cui hanno a che fare è proprio un Sýrmata Pupa Oscuro. Globox, preoccupato per la sicurezza della Radura, osserva che è essenziale condividere informazioni importanti per proteggerla. Il Gran Maestro, senza indugiare, li invita a seguirlo, e Rayman, Globox, Translenergic Teen e i ragazzi lo fanno senza esitazione. Jane, avendo ascoltato le parole del Gran Maestro, è visibilmente ansiosa. Vuole sapere cosa hanno scoperto, sperando che non abbiano trovato nulla che la colleghi al mostro. Così lascia i suoi genitori e si unisce al gruppo.

Durante il tragitto, Eleftero chiede al Gran Maestro come sia riuscito a trovare quelle informazioni, dato che avevano già consultato tutti i libri sui Sýrmata Pupa e sugli Energici senza successo. Il Gran Maestro, con calma, risponde che c'erano ancora dei testi che non avevano visionato. Arrivati alla capanna del Gran Maestro, questi prende l'unico libro sulla sua scrivania e, sfogliando fino alla pagina sui Sýrmata Pupa Oscuri, inizia a leggere. Legge che i Sýrmata Pupa Oscuri sono nati a causa di un errore genetico, che ha portato alla presenza di un mostro di energia oscura confinato in una parte della loro energia interna, posizionata nel plesso solare, con cui possono comunicare. Questa comunicazione può avvenire mentalmente, attivata dal mostro stesso, o attraverso una pozza di liquido nero e viscoso che il Sýrmata Pupa Oscuro rigetta dopo un malessere indotto dal mostro, il quale appare nella pozza per parlargli. Jane, udendo queste parole, inizia a mordicchiarsi nervosamente le unghie, temendo che Rayman, Globox o i ragazzi possano ricordare la pozza nera trovata vicino al fiume e capire che è stata lei a vomitarla.

Il Gran Maestro prosegue, leggendo che nei tempi antichi, questo mostro interiore fu usato dai Sýrmata Pupa Oscuri per tentare di invadere la Radura, portando con sé ombre di terrore e devastazione. Continuando a leggere, il Gran Maestro svela che i Sýrmata Pupa Oscuri si distinguono per i fili energetici di colore viola scuro, a differenza del consueto colore giallo dei fili dei normali Sýrmata Pupa. A questo punto, Translenergic Teen interrompe la lettura, dicendo che è facile individuare il Sýrmata Pupa che si trasforma in mostro per fare del male ai membri del villaggio, e propone di ispezionare subito tutti i Sýrmata Pupa del villaggio, iniziando da quelli presenti nella capanna. Mariana, Introvertefila e Anney si mettono all'opera. Le prime due creano i loro fili energetici di colore giallo, mentre quelli di Anney sono arancioni. Translenergic Teen rende visibili i fili e, osservandoli attentamente, annuncia che vanno bene, ordinando alle ragazze di distruggere i fili. Osservando Jane, lui percepisce la sua struttura energetica da Sýrmata Pupa e le chiede perché non crea anche lei i fili. Jane risponde che i suoi genitori non le hanno ancora insegnato a farlo. Lui allora le domanda la sua età, e Jane risponde di avere dodici anni. Lui gli chiede sospettoso se davvero a dodici anni non gli è stato ancora insegnato a creare i fili. Jane, nervosa, inizia a girare un dito tra due dita e dice di sì. Lui, non convinto, gli chiede se può fare venire i suoi genitori alla capanna. Jane, iniziando a sudare, li chiama.

Durante l'attesa, i suoi pensieri si accavallano. Se il teen translenergico scopre che i suoi genitori sono Sýrmata Pupa Oscuri, potrebbe capire che anche lei lo è, e che ha mentito sul non saper creare i fili per nascondere il fatto che è lei ad avere all'interno il mostro responsabile dei crimini nel villaggio. Oppure, se il teen sospettasse dei suoi genitori, loro per salvarsi potrebbero raccontare tutta la verità, facendola scoprire e condannare per sempre alla Caverna dei Brutti Sogni. Quando finalmente sua madre risponde, Jane, ansiosa, le dice che è stato scoperto un modo per identificare il mostro responsabile delle sparizioni. Le chiede di raggiungerla nella capanna di un anziano signore, spiegando che lei stessa si metterà davanti alla porta per aiutarli a riconoscerla. Aggiunge che il teen translenergico vuole ispezionare i fili suoi e di suo padre. La madre, avendo compreso la situazione, le dice di di riferire che sono via e che non torneranno al villaggio per qualche giorno, spiegandole che si allontaneranno per far calmare la situazione. Jane obbedisce, comincia a mordicchiarsi le unghie, e il teen translenergico, ancora più sospettoso, le chiede perché i suoi genitori siano partiti proprio adesso. Jane, ansiosa per la situazione, si infuria e, mentendo, afferma che i suoi genitori lavorano in città e non sono venuti al villaggio per restare. Rayman, preoccupato, le chiede come farà a cavarsela senza di loro con un mostro in giro. Lei risponde che resterà sempre in pubblico, così nessuno potrà farle del male. Rayman insiste, dicendo che è comunque pericoloso. Jane continuando a mordersi le unghie smette per un attimo replicando che sarà solo per qualche giorno e che in qualche modo si adatterà. Poi si gira brevemente, osservando la porta. Globox, con tono lamentoso, commenta che una bambina non dovrebbe essere lasciata sola dai genitori in un altro villaggio. Translenergic Teen si avvicina a Jane, le dà una pacca sulla schiena e le dice che spera riesca a cavarsela da sola, andando poi via dalla capanna. Jane, con un tono distaccato, ringrazia il Gran Maestro per aver scoperto come individuare il mostro e, dopo aver salutato tutti, esce di corsa dalla capanna e si dirige verso la propria.

Arrivata a destinazione, comincia a camminare nervosamente avanti e indietro, mordendosi di nuovo le unghie. Gracilimus, sbirciando dalla tasca, controlla che non ci sia nessuno in giro e, vedendo che la capanna è vuota, chiede a Jane se possono uscire. Jane annuisce, spiegando che i suoi genitori non ci saranno per un po'. I topolini escono dalla tasca, scivolano giù dai suoi pantaloni e si dirigono verso il pavimento, fermandosi a una certa distanza per osservarla mentre continua a camminare inquieta. Mentre Jane cammina avanti e indietro, nervosa, Gracilimus, osservando con attenzione, nota qualcosa alle sue spalle e la avvisa. Lei si volta di scatto, chiedendo cosa abbia visto, ma lui risponde di non saperlo con precisione. Gracilimus decide allora di arrampicarsi fino alla schiena di Jane, dove scopre una cimice di spionaggio. La stacca con cura e, una volta sceso, la distrugge mordendola. Jane, preoccupata, gli chiede cosa fosse quell'aggeggio, e Gracilimus le spiega la natura della cimice, e Jane, in preda al panico, inizia a sudare copiosamente. Sostiene che la cimice sia stata attaccata dal teen eroe che aveva incontrato precedentemente, quando le aveva dato una pacca sulla schiena. Successivamente, ipotizza che il teen eroe l’abbia scoperta, argomentando che la cimice è un indizio di ciò. Gracilimus cerca di tranquillizzarla, spiegandole che l'eroe non l'ha scoperta e che potrebbe semplicemente sospettare di lei. Jane, tuttavia, afferma che la situazione stia peggiorando gradualmente e teme che, continuando di questo passo, arriverà il momento in cui sarà mandata nella Caverna dei Brutti Sogni senza aver mai vissuto un solo giorno di felicità nella sua vita. Gracilimus le consiglia di non vivere costantemente preoccupata per la Caverna dei Brutti Sogni. Le sottolinea che non deve temere di essere scoperta, perché lei non ha mai compiuto nulla di male; è solo il mostro dentro di lei ad avere commesso dei crimini. Jane esprime la sua paura che, poiché il mostro è dentro di lei, per fermare i crimini sarà necessario fermare anche la sua vita. In preda all'ansia, mentre morde le unghie, si morde accidentalmente un dito con forza, procurandosi una ferita. Gracilimus si precipita a prendere un cerotto e, arrampicandosi su di lei, le fascia il dito. La rassicura, spiegandole che agitarsi non risolverà nulla e gli consiglia di farsi una passeggiata all'aria aperta. Gli altri topolini tornano nella tasca di Jane, sostenendo l'idea di Gracilimus e considerandola positiva per lei.

Jane acconsente e esce di casa, mentre Gracilimus rientra nella tasca e, insieme agli altri, esce la testolina all'esterno. Jane, tormentata dalla paura di essere scoperta da un momento all'altro, inizia a sentire ansia nello stare a contatto con le persone. Il suo cuore batte forte, e il tremore tradisce la sua tensione. Incapace di resistere oltre, si allontana velocemente dalla zona abitata, cercando rifugio sotto un albero poco lontano da essa, dove inizia a calmarsi. Improvvisamente, da lì, scorge Translenergic Teen parlare con alcune persone. La vista del teen riaccende i suoi timori Ansiosa, Jane inizia a mordicchiarsi le unghie, mentre la sua mente corre ai pensieri più oscuri: sa che i suoi genitori non saranno via per sempre, e quando torneranno, il teen scoprirà i loro fili viola scuro. Capirà i suoi genitori sono dei Sýrmata Pupa Oscuri, e potrebbe domandarsi se veramente lei non sa ancora usare i suoi poteri o se abbia cercato di nascondere la sua essenza essendo lei il Sýrmata Pupa Oscuro responsabile dei crimini. Il suo mostro interiore, parlandole mentalmente, sostiene che se il teen continuerà ad indagare la scoprirà e la manderà nella Caverna Dei Brutti Sogni dove passerà il resto della sua vita. Il mostro le suggerisce che, se chiedesse al teen di seguirla nel bosco per farle compagnia mentre raccoglie dei frutti, lui, non avendola ancora scoperta, non sospetterebbe nulla. Lei potrebbe quindi distrarlo, dominarlo rapidamente con i suoi fili e farlo divorare da qualche animale selvatico. Jane pur non volendo fare del male al teen, la paura di finire nella Caverna è troppo forte. Così, smette di mordersi le unghie, si avvicina al teen e, con voce tremante, gli dice che ha fame, vorrebbe raccogliere della frutta, ma ha paura di farlo da sola, chiedendogli di accompagnarla. Il teen accetta, anche se non è molto contento di mettere da parte le indagini per accompagnarla. Lei lo conduce all'interno del bosco, lontano dal villaggio. Quando lui le chiede perché non abbiano scelto degli alberi da frutta più vicini, lei gli risponde che i frutti migliori si trovano più in profondità nel bosco.

Giunti agli alberi da frutta, Translenergic Teen le domanda dove sia il sacco per raccogliere la frutta, e lei risponde che solitamente raccoglie i frutti senza usarne uno. Così iniziano a raccogliere i frutti, finché Jane non si ferma. Mentre il teen continua a raccogliere, lei, alle sue spalle, inizia a piangere silenziosamente e a creare i fili. I suoi piccoli amici topolini le chiedono perché stia piangendo. Tra i singhiozzi, e parlando a bassa voce per non farsi sentire, Jane confessa che deve dominare il teen per farlo divorare dalle belve del bosco, così che non scopra mai che è lei a possedere il mostro responsabile dei crimini. Gracilimus si avvicina all’orecchio di Jane e, a bassa voce, le consiglia di fermarsi, ricordandole che è sbagliato togliere la vita a un’altra creatura. Le spiega che, essendo il mostro a compiere i crimini, lei non è direttamente colpevole; tuttavia, se ucciderà il teen, sarà pienamente responsabile di quell’atto, portando per sempre il peso di questo crimine. Jane, colpita dalle parole di Gracilimus, ritira i fili e crolla a terra, il suo pianto si intensifica fino a diventare udibile al teen, che si volta preoccupato e le chiede cosa sia successo. Con voce tremante e tra i singhiozzi, lei risponde che si è punta con una spina e si è ferita. Il teen ritenendo eccessiva la reazione della dodicenne, torna a raccogliere i frutti. Nel frattempo, il mostro comunica telepaticamente con la ragazzina, accusandola di essere una codarda. Poi le provoca un tale malessere da falla vomitare, ma questa volta non espelle il solito liquido nero viscoso, bensì un vomito comune. Subito dopo, il mostro fuoriesce dal corpo di Jane e la risucchia all'interno del proprio. Crea i suoi fili di energia nera e domina il teen, ma, sentendo delle persone arrivare, libera il teen e fugge via.

Decine di minuti più tardi, Mariana e i suoi amici incontrano Translenergic Teen mentre torna dal bosco con una quantità enorme di frutta tra le braccia. Curiosi, gli chiedono perché ne stia portando così tanta. Il teen racconta che, la ragazzina che non sa creare i fili, gli aveva chiesto di farle compagnia nella raccolta, ma che alla fine lo aveva lasciato da solo a completare il lavoro. Eleftero gli suggerisce di acquistare una carriola dallo zio Provolí per trasportare la frutta con meno fatica. Translenergic Teen e il gruppo si dirigono verso la capanna di Provolí. Durante il tragitto, Eleftero chiede al ragazzo se abbia trovato il Sýrmata Pupa Oscuro. Il teen risponde di aver controllato i fili di tutti i Sýrmata Pupa del villaggio, senza riuscire a individuarne uno oscuro, aggiungendo che stava comunque continuando a verificare se gli fosse sfuggito qualcuno. Eleftero osserva che, se non c'è traccia del Sýrmata Pupa Oscuro nel villaggio, forse il criminale appartenente a quella categoria, responsabile dei crimini, era solo di passaggio. Sottolinea inoltre che il giorno precedente non si sono verificate sparizioni. Il teen afferma che vedrannno come si evolverà la situazione. Giunti alla capanna di Provolí, lo trovano fuori intento ad intagliare il legno e lo salutano con cordialità. Eleftero chiede a suo zio come stia. Provolí, urtato, risponde che un tipo con una bancarella, il giorno precedente aveva acquistato dei pupazzi di legno nuovi da lui, pagandone solo la metà, con la promessa di saldare il resto l'indomani con i guadagni della bancarella. Tuttavia, afferma che il tipo se n'è andato senza pagargli il dovuto. Sibilla, assorta nella lettura di un libro, interviene dicendo a Provolí che non era l'unico a essere stato truffato. Spiega che lo stesso bancarellista aveva promesso come primo premio del gioco della sua bancarella un raro libro su delle creature rare e invece era soltanto un libro di mostri per bambini. Provolí, annuncia che d'ora in poi non darà più merce anticipata senza aver ricevuto il pagamento effettivo. A quel punto, Translenergic Teen si rivolge a Provolí affermando di avere necessità di una carriola e chiedendogli se potesse costruirla. Provolí accetta e inizia a lavorare sul legno, intagliandolo con precisione per formare la struttura. Crea delle mortase dove alloggeranno le ruote, poi taglia altro legno per modellare le ruote, aggiungendo un’estensione sulla parte superiore del cerchio, in cui inserisce dei tenoni che si incastrano perfettamente nelle mortase. Infine, incastra i tenoni delle ruote alle mortasa e chiede dieci lumdollari al teen translenergico come compenso. Il teen, butta la frutta tra le braccia dentro la carriola e, mentre paga, domanda se Provolí possa costruire anche una gabbia per catturare il mostro. Anney però interviene, avvertendo che il mostro, essendo un Sýrmata Pupa, potrebbe creare fili, riempirli di energia e utilizzarli per distruggere qualsiasi gabbia di legno che avrebbero costruito. Translenergic Teen chiama Teen Ship e gli chiede di comprargli una gabbia di metallo e portargliela al centro del villaggio oltre il bosco, assicurandogli che gli pagherà il trasporto. Dopo averlo ringraziato, chiude la chiamata e, prendendo la carriola, si dirige a consegnare la frutta a Jane. Eleftero nota che Provolí ha ancora nel suo zaino, appoggiato a terra, il sacchetto con il liquido viscoso nero che aveva detto di voler buttare. Gli chiede se ha deciso di non buttarlo più. Provolí ride e risponde di no, spiegando di averlo semplicemente dimenticato. Eleftero si offre di gettarlo lui, ma Provolí lo rassicura, dicendo che manterrà la parola data e che lo farà lui stesso, come gli aveva precedentemente promesso. Poi chiede al nipote se ha notato la sfortuna che sembra colpire il villaggio, affermando che è passato poco tempo dall’ultimo criminale e già è arrivato un mostro che sta attaccando i cittadini. Provolí aggiunge che la presenza degli eroi limita la loro libertà di usare i poteri, motivo per cui il villaggio era stato creato. Racconta che, quando Rayman e Globox erano arrivati, aveva gonfiato il prezzo per la costruzione della capanna che volevano, sperando che se ne andassero. Ma ora, con il mostro che minaccia gli abitanti, è felice che siano rimasti. Conclude dicendo che non vede l’ora che anche questo pericolo venga eliminato, così che gli eroi possano andarsene e loro possano tornare liberi. Misofova, concordando con Provolí, esprime il desiderio di tornare a divertirsi con i propri poteri, senza dover temere richiami o arresti, ricevendo l'appoggio di Eleftero. I ragazzi salutano Provolí e si incamminano per una passeggiata. Durante il tragitto, Misofova riflette sul fatto che, sebbene sia piacevole passare più tempo insieme quando si fronteggiano criminali, questo tende a togliere spazio alla propria individualità e ai propri interessi. Sottolinea come abbiano già fatto molto scoprendo tutto ciò che c'era da sapere sul mostro, e propone a Igneusapillo di fare un picnic insieme, solo loro due. Igneusapillo, con un sorriso, accetta immediatamente. Introvertefila, tranquilla, afferma che anche in compagnia riesce a godersi il libro interessante che ha trovato. Sibilla, curiosa, le chiede se stia ancora leggendo il libro per bambini sui mostri, e Introvertefila conferma con un leggero cenno. Sibilla annuncia poi che andrà a trovare il nonno, e Filofilia, dichiara che la seguirà. Eleftero decide di fare una passeggiata da solo, mentre Mariana annuncia che si dirigerà verso il fiume. A quel punto, il gruppo si divide: restano solo Introvertefila e le sorelle Cold. Icey, con il solito tono freddo, chiede ad Anney se vuole tornare alla capanna con lei. Introvertefila, domanda se può unirsi a loro per continuare la lettura del suo libro più comodamente. Icey, senza mostrare particolare interesse, le risponde che può fare come desidera.

Mariana va verso il fiume, e mentre cammina, la sua ombra scivola leggera sull’erba. Jane, nascosta dietro un albero non lontano dalle rive, nota quell'ombra e, con un fremito di curiosità, sbircia per scoprire chi sia. Vedendo Mariana soddisfa la sua curiosità, ma, desiderando restare lontana dalle persone per un po’, si rivolge ai topolini con cui stava condividendo frutta e formaggio, avvisandoli della sua intenzione di tornare nella sua capanna. I topolini tornano nella sua tasca dei pantaloni, ma, all'improvviso, un'ondata di malessere la travolge. Il suo mostro interiore si manifesta risucchiandola dentro di sé. Il mostro corre verso Mariana, lei sentendolo, si gira e, presa dal panico, comincia a correre. Raggiunge il fiume e, crea dei fili che lega a un albero vicino. Senza esitazione, si tuffa nelle acque, un attimo prima che il mostro possa afferrarla. Il mostro, per non bagnarsi, si allontana prima che Mariana lo schizzi, osservandola da lontano per poi andarsene. Mariana, immersa nel fiume, perde i sensi. Le immagini cominciano a scorrere nella sua mente: vede il libro del Gran Maestro, seguito dall’immagine del liquido nero nel sacchetto, poi quella di Jane. Le visioni si susseguono rapide: il libro aperto al capitolo dei Sýrmata Pupa Oscuri, Jane che vomita un liquido nero, che sta cadendo in una pozzanghera nera formata dallo stesso tipo di liquido, in un prato e che osserva il mostro riflesso nella pozzanghera. Infine, vede il mostro di luce nera.

Mariana si risveglia sulla riva del fiume. Nell’acqua vede numerosi pesci, tra cui il solito esemplare raro. Si chiede perché il mostro non l'abbia uccisa. Riflettendo sulle immagini che ha avuto durante lo svenimento, capisce che Jane Tenebrae è il Sýrmata Pupa Oscuro. Decide di mandare un messaggio ai suoi amici per fissare un incontro nella loro capanna e si dirige verso il villaggio. Quando arrivano tutti, Mariana spiega di credere che sia Jane il mostro che ha rapito l’amico di Angelica. Aggiunge che il liquido nero trovato nel fiume, proprio vicino a dove si trovava Jane, potrebbe essere stato vomitato da lei. Misofova propone di denunciare Jane, ma Mariana la ferma, sostenendo che, essendo solo una ragazzina di dodici anni, forse potrebbero capire il motivo delle sue azioni e aiutarla a cambiare. Eleftero è d’accordo e suggerisce di mettersi subito in cammino.

Così, Mariana e gli altri si recano nella capanna di Jane. La trovano lì e, senza esitazione, le dicono di aver scoperto tutto e le chiedono perché abbia commesso gli omicidi. Jane inizia a piangere, confessando di non riuscire a controllare il suo mostro interiore. I ragazzi provano compassione per la ragazza. Anney, in particolare, pensa con tenerezza a quando Icey era più piccola e piangeva per i suoi problemi a scuola. Mariana, invece, sente dispiacere per Jane, ricordando come si è sentita dopo aver commesso il suo crimine. Eleftero dice a Jane di non piangere, spiegandole che le colpe del mostro non sono sue e che troveranno una soluzione al suo problema. Jane ringrazia ma dice che è impossibile poiché fino a diciott'anni non può controllare il mostro e a 18 anni deve imparare dai suoi genitori a controllarlo. I ragazzi discutono tra loro su come affrontare il problema di Jane, cercando una soluzione, quando improvvisamente Jane si sente male. Il mostro dentro di lei si manifesta, risucchiandola al proprio interno. Creando i suoi fili, il mostro prende il controllo totale dei ragazzi facendoli avvicinare per divorarli. Tuttavia, l'apertura improvvisa della porta costringe la creatura a nascondersi, interrompendo il suo piano. Angelica entra nella stanza e, salutando i ragazzi, spiega che, poiché i genitori di Jane non sono ancora tornati, intende chiedere alla ragazzina se desidera stare con lei. Così, domanda loro dove si trovi Jane. Eleftero, sotto il controllo del mostro, risponde che Jane non è nella capanna e, dopo aver salutato, si allontana insieme agli altri ragazzi soggiogati dal mostro.

I ragazzi sotto il controllo del mostro sottraggono la gabbia di metallo situata al centro del villaggio, acquistata dal teen translenergico, e la trasportano di nascosto in una capanna abbandonata nei pressi della capanna di Jane. Una volta trovata una stanza buia, si rinchiudono nella gabbia. I ragazzi si riprendono dal controllo e, disorientati, si chiedono cosa sia accaduto e dove si trovino. Anney crea dei fili, rendendoli visibili, e grazie alla luce che emettono riescono a vedersi tutti all'interno della gabbia. Misofova afferma che Jane li ha ingannati per intrappolarli, ma Mariana ipotizza che possa essere stato il suo mostro interiore. Eleftero concorda con Mariana, aggiungendo di aver visto l'ambiente oscurarsi come ultimo ricordo, ricevendo conferma dagli altri. Misofova, preoccupata, domanda come riusciranno a uscire. Anney rivela di avere un piano e, allungando i fili, li conduce fino al muro. Li carica di energia e li ingrossa leggermente, per poi distruggere il muro e creare una finestra rotonda. Regola i fili a una dimensione che non è né troppo grossa né troppo sottile, togliendogli anche un po’ di energia per renderli meno duri. Una volta fatti uscire dalla finestra, li muove liberamente nel villaggio, sorprendendo diversi cittadini. Un cittadino afferma che è da folli creare i fili mentre gli eroi sono nel villaggio. Un altro aggiunge che chiunque stia compiendo tale atto rischia di essere arrestato. Translenergic Teen, notando i fili muoversi, esclama che è illegale usare i poteri da Sýrmata Pupa e corre verso di essi, seguendoli fino alla loro origine. Una volta arrivato alla capanna da cui i fili escono, si arrampica lungo di essi fino alla finestra. Quando è quasi alla finestra, afferma che chi ha commesso un gesto simile dovrà prepararsi a finire in prigione. Entrando nella stanza, i ragazzi gli chiedono aiuto; lui, vedendoli rinchiusi nella gabbia, si avvicina sorpreso. Senza indugi, usa i suoi poteri da teen per distruggere la gabbia, liberandoli così dalla loro prigionia. I ragazzi lo ringraziano e Anney ritira i fili. Il teen chiede loro cosa ci facessero in gabbia e Eleftero risponde che non lo ricordano, poiché hanno vissuto un momento di cui non hanno alcuna memoria. Insieme, escono dalla capanna e Translenergic Teen domanda se sappiano dove sia stata portata la gabbia in cui sono stati imprigionati, poiché Teen Ship lo ha avvisato di averla portata, ma nel villaggio non c’è. Eleftero gli risponde che la risposta se l'è già data da solo, e il Teen, con un tono seccato, afferma che ora dovrà farsene portare un'altra, sottolineando che, per fortuna, Teen Ship può acquistargli la gabbia e portargliela, facendogli pagare un po' di più per il viaggio. Sottolinea che altrimenti, dovrebbe fare avanti e indietro, spendendo molto di più. Con un'espressione di frustrazione, chiama Teen Ship per richiedere un'altra gabbia, e i ragazzi se ne vanno. Eleftero propone ai suoi amici di andare dal Gran Maestro per cercare nel suo libro un modo per aiutare Jane. Tutti, tranne Misofova e Icey, rispondono di essere d'accordo. Misofova esprime i suoi dubbi sul fatto che Jane sia davvero vittima del proprio mostro interiore. Eleftero le risponde che non è necessario continuare a discutere su questo argomento, poiché lui stesso ha visto l’oscurità che li circondava. Misofova, pur ammettendo di fidarsi di Eleftero, ribadisce di non ricordare ciò di cui lui parla. Per questo, afferma che continuerà a credere alla propria versione, aggiungendo però che si verrà comunque con loro, anche se non ha intenzione di collaborare.

Durante il cammino, incontrano Jane. Misofova, ancora amareggiata per l’inganno che crede di aver subito, la affronta con ostilità. Le chiede con tono tagliente se sia sorpresa. Jane, confusa, domanda per cosa dovrebbe esserlo, e Misofova replica che potrebbe essere stupita del fatto che siano liberi. Jane, confusa, afferma di non capire cosa intenda, e Misofova le insinua che forse finge di non capire, avendoli ingannati per intrappolarli. Jane, cercando di mantenere la calma, le chiede se possono parlarne in privato. Misofova, diffidente, domanda se sia per ingannarli di nuovo. Jane ribatte che non li ha ingannati e afferma di volerne parlare in privato solo per chiarire la situazione, promettendo sincerità. I ragazzi ragazzi decidono di seguirla e insieme si dirigono verso un albero poco lontano dal villaggio. Una volta lì, Jane si rivolge a Misofova e le chiede quale sia il problema. Misofova, ancora carica di risentimento, racconta che dopo aver parlato con lei, tutto d’un tratto lei e i suoi amici hanno perso coscienza e si sono ritrovati all’interno di una gabbia. Jane spiega che c'è stato un momento in cui si è sentita male e il mostro si è manifestato, confessando di non sapere cosa questi abbia fatto. Eleftero si rivolge a Misofova, affermando che le aveva detto di essersi visto avvolgere dall’oscurità in quel momento. Jane, con un'espressione di rimorso, chiede scusa per ciò che il mostro potrebbe aver fatto loro. Misofova, rispondendo con un tono più comprensivo, afferma che va bene e di fidarsi. Eleftero, prendendo la parola, informa Jane che ora stanno andando dal Gran Maestro per cercare informazioni che possano aiutarla a liberarsi dal mostro. Jane ringrazia e chiede chi sia il Gran Maestro. Sibilla spiega che è l'anziano che ha scoperto il modo per identificare i Sýrmata Pupa Oscuri. Jane afferma di voler venire con loro, spiegando che se c'è un modo per liberarsi dal mostro, spera di riuscire a trovarlo prima che quest'ultimo si prenda la sua vittima giornaliera. Eleftero afferma, però, che ieri non ci sono state vittime. Jane dice che, il giorno precedente, prima di sentirsi male, ha visto un bancarellista che stava chiudendo la sua bancarella e sospetta che il mostro abbia cercato di divorarlo come vittima, sottolineando di non sapere se ci sia riuscito o meno.

I ragazzi e Jane si recano dal Gran Maestro, quando Eleftero prende la parola dicendo di aver bisogno del libro che tratta dei Sýrmata Pupa Oscuri. Sta per spiegare la situazione, ma Jane lo interrompe subito, implorandolo di non rivelare nulla. Eleftero la rassicura, dicendole che possono fidarsi del Gran Maestro, sottolineando che è una persona saggia, di buon cuore, e che saprà mantenere il segreto. Jane, esitante, acconsente. Eleftero allora racconta al Gran Maestro che Jane è il Sýrmata Pupa Oscuro, al cui interno si annida il mostro responsabile dei crimini che tormentano il villaggio. Spiega che Jane non riesce a controllarlo necessitando di liberarsene. Il Gran Maestro prende il libro, sfoglia fino al capitolo sui Sýrmata Pupa Oscuri e informa Eleftero che non c'è molto materiale su di loro. Aggiunge che non ricorda ci sia quello di cui hanno bisogno, ma gli consegna il libro invitandolo a verificare da sé. Mentre Eleftero legge, il mostro all'interno di Jane inizia a comunicare mentalmente con lei, dicendole che non esiste alcun modo per liberarsi di lui. Spiega che ora i ragazzi conoscono il suo segreto e che presto realizzeranno anche loro che non c'è soluzione. A quel punto, le volteranno le spalle e la tradiranno, denunciandola per guadagnarsi la gloria, condannandola a essere spedita nella Caverna dei Brutti Sogni. Jane, nervosa, inizia a mordicchiarsi le unghie e a sudare. Ansiosa, risponde al mostro, attraverso i suoi pensieri, affermando che non è vero e accusandolo di manipolarla, come aveva già fatto in passato. Eleftero, dopo aver terminato la lettura, dichiara che il libro non contiene alcuna indicazione su come liberare un Sýrmata Pupa Oscuro dal proprio mostro interiore, ma descrive solo le loro caratteristiche biologiche, la loro storia, le abilità e gli esponenti della razza che avevano tentato di invadere la Radura. Il mostro interiore di Jane le chiede se ora riesce a vedere che ha ragione, aggiungendo che presto assisterà all'adempimento della denuncia. Jane, sempre più ansiosa, nega disperatamente, attraverso i suoi pensieri, ma il mostro ride di lei con crudeltà. Sopraffatta dall'ansia, Jane dice ai ragazzi che non c'è nulla di cui preoccuparsi se non riescono ad aiutarla, poi aggiunge di avere una cosa urgente da fare e, salutando frettolosamente, corre verso la sua capanna.

Una volta lì, scoppia in lacrime, convinta di non riuscire mai a fare la cosa giusta. Con un gesto dolce, tira fuori dalla tasca i topolini che ha con sé e, offrendo loro del formaggio, riceve i loro ringraziamenti. Poi, prende della frutta e si siede accanto a loro sul pavimento, mangiandola in loro compagnia. Mentre Jane mangia, il suo mostro interiore la risucchia, fuoriuscendo da lei e affermando che, ora che si è fatta scoprire, non le serve più e annuncia che rimarrà all’esterno del corpo, questa volta per sempre. Lanulamus vedendo la situazione si preoccupa per Jane, mentre Gracilimus, suggerisce che devono chiedere aiuto. Riflettendo, gli viene in mente di rivolgersi ai ragazzi che hanno incontrato quando i genitori di Jane li hanno visti, specificando che, ultimamente, dalle voci che ha sentito parlare con Jane gli sono sembrati loro. Il mostro, avendo ascoltato i topolini, li sfida, chiedendo se pensano davvero che gli permetterà di farlo, e si lancia verso di loro. I topolini corrono verso la porta, cercando di spingerla, ma senza successo. Gracilimus sottolinea che non sono abbastanza forti. Il mostro li raggiunge e si scaglia contro di loro, costringendoli a dividersi. Si schianta contro la porta, distruggendola insieme a una parte del muro, mentre gli abitanti del villaggio, vedendolo, urlano terrorizzati. I topolini, ringraziandolo per l'apertura, scappano dalla capanna. Il mostro crea dei fili allungandoli e riempiendoli di energia per poi girare su se stesso colpendo varie persone e distruggendo delle capanne. Poi allunga i fili verso i topolini continuando a inseguirli anche fisicamente. Questi si nascondono dietro una capanna e, quando il mostro arriva, gli passano velocemente sotto le gambe, evitando di farsi notare, e corrono verso la capanna del Gran Maestro. Il mostro, capendo di aver perso di vista i topolini, spalanca la sua enorme bocca da cui emana una luce viola, emettendo un lamento, per poi ritirarsi alla ricerca di un nascondiglio.

I topolini raggiungono la capanna del Gran Maestro e, disperato, Gracilimus chiede aiuto per Jane, spiegando che il mostro l'ha risucchiata dentro di sé per poter emergere, ma questa volta ha deciso di rimanere definitivamente fuori, lasciando Jane prigioniera al suo interno. Eleftero domanda dove si trovi il mostro, ma Gracilimus risponde che li stava inseguendo, ma sono riusciti a seminarlo. Eleftero chiede a Gracilimus di accompagnare lui e i suoi amici nel luogo dove ha visto il mostro per l'ultima volta, spiegando che potrebbero trovare qualche indizio su dove sia andato o potrebbero chiedere informazioni a coloro che lo hanno visto.

Gracilimus e la sua famiglia acconsentono e li accompagnano, poi, una volta giunti a destinazione, si infilano nella tasca dei pantaloni di Eleftero. Nel frattempo, Translenergic Teen, Rayman e Globox arrivano nella stessa zona, chiedendo cosa sia successo. Eleftero spiega che il mostro è ricomparso, osservando la distruzione che ha provocato. Sibilla nota delle impronte e, avvisando gli altri, propone di seguirle per trovare il mostro. Eleftero acconsente e, seguendo le impronte insieme agli altri, raggiungono una capanna. Translenergic Teen, con un tono sospettoso, afferma che quella è la capanna di Jane. Rayman, preoccupato, esclama che la ragazzina potrebbe essere in pericolo e si precipita all'interno. Gli altri lo seguono e, una volta entrati, vedono il mostro.

Gli eroi si avvicinano rapidamente, arrivando a poca distanza dal mostro e preparandosi a colpirlo, ma con un piccolo salto il mostro si sposta agilmente dietro di loro. I Sýrmata Pupa tra i ragazzi creano e allungano i fili contro di lui, ma il mostro, saltando con poco energia avanti e indietro tra le pareti, in modo da non romperle, evita i loro fili. Dopo diversi salti, il mostro crea i propri fili oscuri, li carica di energia e li usa per colpire i presenti, lanciandoli. Dichiara che non ha senso cercare di dominare un nemico con i fili, dovendo per forza colpirlo con la punta, quando risulta più efficace caricare i fili di energia e usarli per attaccare. Introvertefila ammette che il mostro ha ragione e insieme ad Anney e Mariana riempiono i fili di energia e tentano di colpirlo. Tuttavia, il mostro, con movimenti rapidi e precisi, schiva abilmente i loro attacchi, mantenendo il controllo della situazione. Rayman scaglia i suoi pugni contro il mostro, ma questi lo attraversano senza causargli alcun danno. Il mostro tenta di colpirlo, e Rayman si sposta agilmente alla sua sinistra. Nel frattempo, il mostro con i fili colpisce leggermente i ragazzi e Translenergic Teen, lanciandoli nella parete alla sua destra. Poi si avvicina a Rayman, che arretra fino a ritrovarsi spalle al muro, e lo afferra per il busto. Rayman, con tono di protesta, esclama che non è leale che loro non possono colpirlo ma lui può toccarli senza problemi. Globox, vedendo l’amico in difficoltà, si avvicina al mostro e, con coraggio, gli sferra una manata, intimandolo di non far del male a Rayman. Quest’ultimo, colpito indirettamente, si lamenta del dolore. Preoccupato, Globox gli chiede se il mostro lo stia stritolando troppo forte e promette di aiutarlo. Così, Globox continua a colpire il mostro, ma ogni colpo fa soffrire Rayman, che con voce strozzata cerca di spiegare che non è la creatura a causargli dolore. A quel punto, Globox si ferma. Il mostro spalanca la bocca davanti a Rayman, emettendo un lamento inquietante. La sua bocca sprigiona una luce viola così intensa che acceca Rayman, costringendolo a coprirsi gli occhi. Rayman afferma che si aspettava una bocca oscura e un alito pestilente dal mostro, ma sottolinea con sorpresa di essere rimasto colpito dalla luce abbagliante e dall’assenza di odori. Il mostro si volge a destra e scaglia Rayman contro i ragazzi, poi, allungando i suoi fili, afferra Globox e lo lancia violentemente contro le pareti della capanna, tanto da sfondarle e creare un buco. In un attimo, diminuisce la lunghezza dei fili, portando Globox al centro del buco. Con un rapido movimento, lo fa ruotare distruggendo le pareti. I presenti si abbassano per non essere colpiti dai fili che legano Globox, mentre la capanna inizia a crollare su se stessa. Quando tutte le pareti sono state ridotte in macerie, il mostro distrugge i fili, lasciando cadere Globox all'esterno. Mentre il tetto collassa, il mostro compie un ultimo balzo, sfondandolo con forza e uscendo dalla capanna in rovina.

A quel punto, il mostro si lancia all'inseguimento di Globox, che fugge terrorizzato, mentre gli altri escono dalle macerie. Introvertefila, con i suoi fili carichi di energia, colpisce il mostro, allontanandolo da Globox. Quest'ultimo, notando il gesto, la ringrazia. Ma il mostro, furioso, si scaglia contro Introvertefila, che prontamente si mette in fuga. Mariana tenta di colpire il mostro con i suoi fili, ma il mostro schiva agilmente l’attacco. Con un balzo fulmineo, il mostro si lancia verso di lei, ma Mariana riesce a schivarlo appena in tempo. Il mostro, incapace di fermare il suo slancio, si abbatte con forza contro il muro di un'altra capanna, sfondandola e creando un grande squarcio. All'interno, un'Energica sta tranquillamente sorseggiando da una bottiglia di legno. Alla vista del mostro, si spaventa e, in preda al panico, lancia la bottiglia, che sta per rovesciare l’acqua sul mostro. Spaventato, il mostro si ritira all'interno del corpo, facendo riemergere Jane che viene bagnata dall'acqua. L'energica riconosce subito Jane e, con tono accusatorio, afferma di aver sempre saputo che non ci si può fidare dei nuovi arrivati. Eleftero e i suoi amici si avvicinano a Jane, mentre gli eroi, tutti tranne Translenergic Teen, rimangono sconvolti dalla scoperta.

Jane apre lentamente gli occhi, ed Eleftero le chiede se sta bene. Lei risponde di sì, e i suoi amici topolini, sentendo la sua voce, escono in fretta dalla tasca di Eleftero e corromo ad abbracciarla. Affermano di essere felici di rivederla, e Jane, sorridendo mentre li abbraccia, dice di provare lo stesso. Dopo questo scambio, i topolini si infilano nella sua tasca dei pantaloni. A quel punto, Eleftero dice a Jane che il mostro ha paura dell’acqua e che forse possono sconfiggerlo con essa. Mariana aggiunge che probabilmente è per questo che non le ha fatto del male quando si è buttata nel fiume. Jane, riflettendo, ricorda che il mostro le aveva impedito di bere l'acqua del fiume dicendogli che conteneva batteri. Eleftero riflette su queste parole e conclude che il mostro non teme l’acqua in generale, ma solo quella del fiume. Spiega a Jane che non sono i batteri a spaventarlo, ma il fatto che quell’acqua potrebbe sconfiggerlo. Jane afferma di poter provare a bere quell’acqua.

I ragazzi, gli eroi e Jane si dirigono verso il fiume, ma quando Jane si avvicina all’acqua, inizia a sentirsi male e finisce per vomitare sul prato. In quel momento, nella sua mente, il mostro le parla. Le dice di non bere quell’acqua, spiegando che lui è una parte di lei e che distruggerlo sarebbe un errore. Le ricorda che, una volta adulta, sarà lei ad avere il controllo, e che, se lo elimina, perderà questa possibilità. Jane, però, non gli dà ascolto. Nonostante il malessere e la nausea, appena finisce di vomitare, beve l’acqua del fiume. E subito, inizia a sentirsi meglio. Jane chiama i suoi genitori e li informa che possono tornare, perché è tutto finito. Quando arrivano al villaggio, li attende al centro della piazza, insieme ai ragazzi e agli eroi. I suoi genitori, appena la vedono, le chiedono subito come abbia risolto la questione. È Eleftero a rispondere, spiegando che Jane ha distrutto il mostro bevendo l'acqua del fiume. Jane, tuttavia, non è certa che il mostro sia davvero scomparso e chiede agli altri come possa essere sicura di averlo sconfitto definitivamente. Gli altri ammettono di non saperlo, così Jane crea i fili e Translenergic Teen li rende visibili. Osservando i fili, Jane si accorge che ora sono gialli e lo dice ad alta voce. Translenergic Teen, allora, la accusa di aver mentito sostenendo di non essere in grado di creare i fili, e Jane abbassa lo sguardo, provando vergogna. Poco dopo, Translenergic Teen le ricorda che creare i fili è comunque illegale e la invita a ritirarli. Jane, obbediente, ritira i fili. Translenergic Teen, poi, si fa portare una bottiglia di legno piena d'acqua e due bicchieri da un abitante del villaggio, riempie i bicchieri d'acqua e chiede ai genitori di Jane se desiderano bere. Cleopatra rifiuta, affermando che lei e suo marito sono capaci di controllare i propri mostri. Translenergic Teen ribatte che, nonostante ciò, possiedono comunque il mostro, e nel caso decidessero di invadere la Radura, sarebbe pericoloso avere un mostro che può essere toccato solo tramite fili di energia. Cleopatra, indispettita, chiede come osi fare simili insinuazioni, dichiarando che non invaderebbe mai la Radura. Aggiunge inoltre che nella Radura ci sono altri Sýrmata Pupa Oscuri, ma che non vengono notati perché, come gli altri Sýrmata Pupa, non rivelano la loro natura. Inoltre, a causa del mostro che portano dentro di sé, fino a quando non riescono a controllarlo, commettono crimini che rendono più difficile per loro rivelarsi. Afferma che lei e suo marito hanno nascosto il segreto della figlia perché anche loro, da minorenni, hanno avuto lo stesso problema. Tuttavia, Jane, seria, sa bene che i suoi genitori l’hanno fatto solo per proteggere la loro reputazione. Translenergic Teen conclude che il caso è chiuso e propone a Rayman e Globox di fare una cena insieme prima che loro tornino dal Sognabolle. I due accettano l'invito con piacere, e Translenergic Teen chiama Teen Ship. Appena Teen Ship arriva, i ragazzi e la famiglia Tenebrae salutano gli eroi, che ricambiano il saluto con la mano mentre si dirigono verso la scialuppa volante. Uno dei pettegoli, osservando la scena, augura sarcasticamente a Rayman e Globox una buona vacanza, domandandosi ironicamente se essa sia iniziata ora o se fossero già in vacanza da prima.

BONUS DELL'EPISODIO
Informazione #5
Gli Energici, indipendentemente dal tipo, riescono a percepire i fili dei Sýrmata Pupa, pur non potendoli vedere. Questo avviene perché la realtà stessa, osservata attraverso quei fili, assume una forma diversa, come se fosse deformata, alterando la normale visione del mondo.
Al contrario le creature non Energici non possono né vedere né percepire i fili.
Il cognome "Tenebrae" ha origini antiche, risalenti a un antenato della famiglia. Quest'uomo era nato con un raro errore genetico che lo rese un Sýrmata Pupa Oscuro, nonostante fosse figlio di Sýrmata Pupa ordinari e avesse quattro fratelli senza tale difetto, oltre a una sorella affetta dalla medesima mutazione. Nel tentativo di invadere la Radura, fu sconfitto, e sua moglie e i suoi filigli scelsero di prendere le distanze dalle sue azioni. Gli abitanti del villaggio, terrorizzati dalla creatura di luce nera in cui egli si trasformava, dal loro punto di vista, durante l'assalto, lo soprannominarono "Tenebrae", estendendo tale appellativo anche ai suoi discendenti. Con il tempo, questo soprannome si radicò a tal punto che le generazioni future lo adottarono come cognome ufficiale.

Immagine Personaggio
Questa è Jane(apparte il collare che i suoi genitori non gli permetterebbero mai di indossare):
Translenergici E Sýrmata Pupa: Una Vita Libera Ep.5 20240916
Translenergici E Sýrmata Pupa: Una Vita Libera Ep.5 20240917
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